lunedì 5 dicembre 2011

SIMONE PEROTTI, Avanti tutta

Si può vivere al di fuori del consumismo e dello schema del lavoro. Ciò è sostenuto nel libro Avanti tutta scritto da Simone Perotti per la casa editrice Chiarelettere. L' autore ci invita ad una rivoluzione interiore nell' epoca della sconfitta del pensiero organizzato e dell' azione di massa. Infatti << Se per le strade di una democrazia circolano miglialia di coraggiosi  che intendono cambiare la propria esistenza senza troppa paura delle consuetudini, può succedere di tutto. >>. Il popolo è segnato dalle dinamiche conformistiche e dal pensiero debole. I movimenti organizzati non mancano, ma le singole persone che li costituiscono sono deboli. L' atteggiamento generale non è tanto di protesta attiva ma di piagnisteo passivo. Tuttavia << Cento lamenti, non fanno una proposta. >>. Una lotta al sistema capitalistico che genera bisogni indotti, spreco di denaro, aumento di rifiuti, sostituzione rapida dei prodotti  che annulla la percezione della differenza tra cose,  riduce la vita alla successione lavoro-produco-guadagno-spendo. L' ansia di crescita che caratterizza l' odierno capitalismo non produce benessere. << Se i loro direttori del personale non dormissero sonni profondi, avrebbero già studiato un nuovo patto con i lavoratori, un nuovo accordo, rendendo flessibili i costi, riduncendoli perfino, dopo aver fatto formazione sul senso della vita, sull' esigenza di passare meno tempo sul lavoro ( magari in modo più efficace ) e dopo aver costruito le basi  per una popolazione aziendale più libera e felice. La loro occupazione invece è paradossale: da un lato formano i dipendenti a vivere per l' azienda, a essere sempre più concentrati sul lavoro, e dall' altro chiedono loro flessibililità e li licenziano. Un pò schizofrenico, mi pare. >>. Un sistema economico che considera i pensionati come fancazzisti e socialmente ed economicamente inutili, e che perciò allunga l' età pensionabile. Si tratta di uno scambio a perdere quello di libertà in cambio di denaro. Perotti ci offre alcune indicazioni per aumentare il tempo da dedicare a noi stessi e ai nostri cari e per ridurre i costi e i consumi: co-housing, baratto, low cost, couch surfing (viaggiare a costo basso ospitati in casa da persone; c' è anche un relativo sito), wi-fi condiviso, pay-per-wiew, orto, uso dell' auto e del cellulare solo quando indispensabili,ecc.  Non si tratta solo di una riconquista del tempo, ma anche della fine della costrizione temporale e del ritmo vitale frenetico. Chi aumenta il tempo a disposizione libera la sua memoria e si dota di una grande libertà emotiva: << Per un vero viaggio di scoperta non servono posti nuovi, ma occhi nuovi. >> ( M. Proust ). Abbia anche tempo per gli altri, e soprattuto una maggiore libertà che implica la responsabilità dalla quale invece il sistema ci dispendiava scegliendo per noi: << Non siamo una generazione di innovatori ma di esecutori...>>. Nel libro non manca un commento all' Europa e al governo nazionale. Perotti sostiene che l' UE è solo un' unione monetaria ed economica e non politica e culturale. Il governo protegge e aiuta, attraverso il finanziamento alle banche, il sistema liberistico che ha fallito. Ciò è avvenuto perché, come sosteneva già nel '600 Pascal, nessun è in grado di starsene tranquillo a casa propria, nella propria stanza. Da questa situazione ci potrà salvare solo un emancipazione dei singoli individui, i quali devono far propria la massima gandhiana << Sii te stesso il cambiamento che vorresti ci fosse nel mondo. >>.  Viviamo una crisi economica che non viene sentita ( almeno in molti casi) da chi, come Perotti, fa downshifting, cioè diminuisce i consumi vivendo di rinunce. Nell' ultima parte del libro Perotti critica le aziende che sono autrici di sprechi, assumono incapaci direttori di risorse umane, fanno colloqui di lavoro spesso inutili, e sono mal funzionanti nella loro attività di formazione professionale. L' autore denuncia il fallimento di una cultura manageriale basata sulla produttività, sulla competizione, sulla crescita, sull' acquisizione, sulla leadership, sulla redditività, ecc. << Le menti migliori, quelle che hanno doti superiori e accesso alle massime opportunità formative, sono tutte destinate al sistema produttivo, dunque cooperano alla crescita indiscriminata, perseverano nella riproduzione di un mondo che distrugge l' ambiente, macina le risorse umane, ha a cuore soltanto il dividendo per gli azionisti. >>. Perciò egli offre alcune soluzioni per migliorare la situazione lavorativa: razionalizzazione degli spazi, no open space, delocalizzazione delle aziende in posti più belli e più facilmente raggiungibili, lavoro da casa, no a consulenze esterne inutili,ecc. Bisogna migliorare anche la situazione del personale dipendente che ora è visto come << un essere dipendente dai numeri, che esiste in quanto vende, significa in quanto genera ricchezza per l' azienda. >>. Perotti suggerisce dei pre-pensionamenti per merito: più produci, meno anni lavori. Cosa ne pensate?   

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